Scadenze mese di Febbraio

 

Rottamazione quater: scadenza rata 28 febbraio

News bandi: novità avviso IRFIS per contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1° gennaio 2024 a favore delle micro, piccole e medie imprese

News bandi: rifinanziato il bando “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” per sostenere l’imprenditoria femminile

Pratica OT23

Nuove regole in materia di dilazione ruoli

Nuova partnership in materia di servizi digitali: accordo con Digital One

Codifica per fatture di coop sociali ed enti del terzo settore non soggetti a imposta di bollo

Lavoro in edilizia – Tessera di riconoscimento – Novità della L. 203/2024 (c.d. “Collegato Lavoro”)

Dimissioni per fatti concludenti: al via la nuova procedura

Promemoria importante: adempimenti inerenti ai rapporti di lavoro subordinato

Novità Legge di bilancio 2025

News bandi: Fondo perduto 2025 al Sud Italia per le aziende manifatturiere e di servizi alle imprese

News bandi: Finanziamento a fondo perduto per interventi di sostegno sociale indirizzati a minori con difficoltà e adulti in condizioni di vulnerabilità socio-economica

 


Scadenze mese di febbraio

Il prossimo 17 febbraio (il 16 cade di domenica) scadono:

  • l’INPS quota fissa dovuta dagli iscritti alla gestione artigiani e commercianti;
  • l’autoliquidazione del premio annuale INAIL (ovvero la prima delle quattro rate).

Il prossimo 28 febbraio scade il termine per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche del IV° trimestre 2024.


Rottamazione quater: scadenza rata 28 febbraio

Il prossimo 28 febbraio scade la settima rata della ROTTAMAZIONE QUATER. Si decade dalla definizione agevolata se entro 5 giorni dalla scadenza di una qualsiasi delle rate non si versa o si versa solo parzialmente.


News bandi: novità avviso IRFIS per contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1° gennaio 2024 a favore delle micro, piccole e medie imprese

Si comunica che sono state pubblicate le nuove disposizioni relative alla concessione di contributi per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1 gennaio 2024 a favore delle micro, piccole e medie imprese, in virtù delle quali saranno ammesse alle agevolazioni le rate scadute dall’1 gennaio 2023 e sino al 30 giugno 2024 purché pagate entro la data del 30 settembre 2024.

Il contributo sarà determinato nella misura dell’80% e fino all’importo massimo di Euro 15.000, fermi restando i limiti in materia di aiuti de minimis.

Restano salve le domande ad oggi presentate e regolarmente inviate.

Coloro che hanno già presentato la domanda secondo gli originari criteri, ove interessati, potranno integrare l’istanza per le eventuali ulteriori rate del medesimo finanziamento come sopra specificato. Il termine finale per la presentazione delle domande, incluse quelle integrative, è prorogato al 4 marzo 2025.

Tutti gli aggiornamenti sono reperibili all’indirizzo www.irfis.it

Se interessati, si prega di inviare mail, entro e non oltre il prossimo 10 gennaio, all’indirizzo info@cedacoop.com.

Un tablet e dei fogli di carta con bilanci aziendali


News bandi: rifinanziato il bando “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” per sostenere l’imprenditoria femminile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rifinanziato la misura (cd. “ON”) con altri 15 milioni di euro, annunciando che le agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato e di contributo a fondo perduto sono dirette a sostenere i progetti di autoimprenditorialità per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese femminili sull’intero territorio nazionale. Leggi la scheda in allegato.

Leggi l’Allegato

Pratica OT23

Come di consueto ogni anno, l’INAIL ha pubblicato il nuovo modello OT23 per il 2025 che i datori di lavoro potranno utilizzare per ottenere la riduzione del tasso medio di tariffa INAIL. Tale riduzione è prevista per le imprese che adottino interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro rispetto alle misure minime previste dal D. Lgs. 81/2008.

La domanda, unitamente alla documentazione probatoria, dovrà essere presentata, a pena di inammissibilità, tramite il servizio online dell’Istituto entro il 28 febbraio 2025.

Per maggiori informazioni potrete contattare il Dott. Gaetano Pitarresi (Linking SRL soc. coop.) ai seguenti recapiti:


Nuove regole in materia di dilazione ruoli

Su semplice domanda del debitore l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la dilazione per importi sino a 120.000 euro compresi in ciascuna domanda di dilazione sino ad un massimo di:

  • 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
  • 96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
  • 108 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 2029.

Su richiesta del contribuente che documenta la temporanea situazione di difficoltà economica, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione concede la dilazione per le somme di importo superiore a 120.000 euro, fino a un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta.

Per le somme di importo fino a 120.000 euro sempre documentando la temporanea situazione di difficoltà economica:

  • da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
  • da 97 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate nel 2027 e 2028;
  • da 109 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Il valore è sempre determinato in funzione di ciascuna domanda di dilazione e non facendo riferimento alla somma dei debiti affidati in riscossione.

Si conferma che i parametri per individuare se sussiste la temporanea situazione di obiettiva difficoltà consistono:

  • per le persone fisiche, nell’indice ISEE (indice strumentale anche al numero di rate concedibili);
  • per le società e le ditte individuali in contabilità ordinaria, nell’indice di liquidità che deve essere inferiore a uno (si ottiene sommando la liquidità immediata alla liquidità differita e dividendo il risultato ottenuto per le passività correnti)

Il c.d indice Alfa, come avveniva prima, serve per determinare il numero di rate concedibili.


Nuova partnership in materia di servizi digitali: accordo con Digital One

Siamo lieti di annunciare una nuova ed entusiasmante partnership con DigitalONE, leader nel settore dei servizi digitali, grazie alla quale potrai accedere a soluzioni innovative per la gestione e l’ottimizzazione dei processi aziendali. Leggi la scheda in allegato per saperne di più.

Scopri

Codifica per fatture di coop sociali ed enti del terzo settore non soggetti a imposta di bollo

Com’è noto, le cooperative sociali e gli altri Enti del Terzo Settore (eccetto le imprese sociali non costituite in forma di cooperativa sociale) non sono soggetti a imposta di bollo. Pertanto, ove siano emesse fatture in esenzione IVA non è dovuto il bollo di 2 €, a condizione però (per evitare successive contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate) che nel file XML della fattura elettronica fatta in esenzione IVA sia indicata la codifica prevista per i casi di non assoggettamento all’imposta di bollo, ovvero occorre:

  1. andare nel Blocco 2.2.1.16;
  2. compilare il sotto blocco 2.2.1.16.1, inserendo la codifica NB.2 «imposta di bollo non è applicabile ai documenti emessi da soggetti appartenenti al terzo settore».

Dato che l’Agenzia delle Entrate sta ormai iniziando a verificare anche questi aspetti, raccomandiamo di attenersi a queste indicazioni e di contattarci ove aveste bisogno di chiarimenti, onde evitare successive perdite di tempo e/o potenziali contestazioni per importi in realtà non dovuti.


Lavoro in edilizia – Tessera di riconoscimento – Novità della L. 203/2024 (c.d. “Collegato Lavoro”)

Con la nota 23.1.2025 n. 656, l’Ispettorato nazionale del Lavoro è intervenuto in merito all’obbligo di possesso dei tesserini di riconoscimento per i lavoratori che operano nei cantieri edili, alla luce delle novità introdotte dall’art. 1 co. 1 lett. f) della L. 203/2024 (c.d. “Collegato Lavoro”).

Sul punto, si ricorda che il modificato art. 36-bis del DL 4.7.2006 n. 223 richiede ai datori di lavoro di munire di apposito tesserino di riconoscimento i propri lavoratori che operano nei cantieri edili. A loro volta, i lavoratori (anche autonomi) sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento. Nei casi in cui siano presenti contemporaneamente nel cantiere più datori di lavoro o lavoratori autonomi, dell’obbligo risponde in solido il committente dell’opera.

Con l’occasione, l’INL ha chiarito che dal punto di vista sanzionatorio nulla cambia. In sintesi, per il datore di lavoro che non fornisce il tesserino è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore, mentre per il lavoratore che non espone la tessera l’importo della sanzione amministrativa pecuniaria può variare da 50 a 300 euro. Quest’ultima sanzione trova applicazione anche per il lavoratore autonomo privo di tessera.


Dimissioni per fatti concludenti: al via la nuova procedura

Il DDL Lavoro reintroduce nel nostro ordinamento le dimissioni per fatti concludenti. Il Legislatore dispone che, in caso di assenza ingiustificata protratta oltre i termini previsti dal CCNL o, in mancanza di previsione contrattuale, per un periodo superiore a 15 giorni il datore di lavoro dà comunicazione all’Ispettorato territoriale del Lavoro che ha facoltà di effettuare accertamenti, ed il rapporto si intende risolto per volontà del lavoratore e senza applicazione della procedura telematica, né pagamento del ticket d’ingresso alla NASPI. Una circolare amministrativa dovrà chiarire le modalità di tali comunicazioni.

Al lavoratore è data la possibilità di dimostrare in un momento successivo che, per causa di forza maggiore o per fatto imputabile al datore di lavoro, è stato nell’impossibilità di comunicare i motivi dell’assenza, facendo così venir meno l’intervenuta risoluzione del rapporto di lavoro, che verrebbe ripristinato con effetto retroattivo. Ove ciò non avvenga, il lavoratore non potrà accedere alla NASPI.

La norma è stata introdotta per evitare di beneficiare abusivamente dell’indennità di disoccupazione: in pratica, accadeva frequentemente che un lavoratore che non intendeva più proseguire nel rapporto di lavoro, invece che dimettersi formalmente nel rispetto della procedura delle dimissioni telematiche prevista dal D. Lgs. 151/2015, si limitava a non andare più in azienda, costringendo il datore di lavoro a licenziarlo per assenza ingiustificata, così da poter anche percepire la NASPI. Ora ciò non potrà più accadere ed il datore di lavoro non sarà costretto a pagare il ticket d’ingresso alla NASPI.


Promemoria importante: adempimenti inerenti ai rapporti di lavoro subordinato

Si raccomanda di provvedere costantemente alla consegna ai lavoratori della documentazione inerente il rapporto di lavoro: contratti, proroghe, moduli vari, buste paga, informative. Il datore di lavoro deve avere cura di archiviare ordinatamente tutta la documentazione, debitamente sottoscritta dal lavoratore, cui va rilasciata copia.

Si ricorda, inoltre, dell’obbligo di tracciabilità per gli stipendi, a prescindere dall’importo e dalla durata del rapporto di lavoro.

In sede di controllo da parte degli organi competenti, la mancata esibizione della documentazione firmata dalle parti e/o dei bonifici o disposizioni di pagamento delle retribuzioni è pesantemente sanzionata.


Novità Legge di bilancio 2025

Clicca sul seguente link per leggere le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2025: https://www.cedacoop.it/novita-legge-di-bilancio-2025/

 

 

 

 


News bandi: Fondo perduto 2025 per le aziende manifatturiere e di servizi alle imprese al Sud Italia

Per approfondire

Fondo Perduto Sicilia

Per investimenti da 750 mila a 5 milioni di euro. Se interessati, scrivete a info@cedacoop.com.


News bandi: Finanziamento a fondo perduto per interventi di sostegno sociale indirizzati a minori con difficoltà e adulti in condizioni di vulnerabilità socio-economica

In allegato scheda con alcuni dettagli sulla misura di prossima apertura rivolta agli Enti del Terzo Settore aventi sede in Sicilia. Se interessati, scrivete a info@cedacoop.com.

Leggi l’Allegato