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Scadenze mese di dicembre 

Novità Decreto Aiuti Quater

Trasparenza dei contratti di lavoro: elementi obbligatori da indicare in chiaro

Comunicazione titolare effettivo

Bando ISMEA investe

Credito d’imposta Mezzogiorno: ultimo mese per effettuare gli investimenti

 

Scadenze mese di dicembre 

  • Entro il prossimo 16 dicembre, oltre alle ordinarie scadenze, i contribuenti devono far fronte anche al versamento del saldo 2022 di IMU e TASI;
  • Entro il prossimo 27 dicembre i contribuenti devono provvedere al saldo dell’acconto IVA.

 

Novità Decreto Aiuti Quater 

Tra le principali disposizioni previste dal D.L. 176/2022 (c.d. Decreto Aiuti-quater), in vigore dal 19/11/2022, si segnalano le seguenti:

  • bonus energia elettrica e gas naturale: vengono estesi per le imprese al mese di dicembre 2022. Si ricorda che il credito d’imposta spetta (dal mese di ottobre) anche alle imprese non energivore, con contatore di potenza nominale > o = 4,5 kwh nella misura del 30% del costo della componente elettrica;
  • superbonus: a decorrere dal 2023 è rimodulata al 90% la detrazione per le spese sostenute dai condomini e dai proprietari di singole abitazioni, purché, tra l’altro, i proprietari non raggiungano una determinata soglia di reddito; per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30/09/22 si applica la detrazione del 110% fino al 31/03/23;
  • rateizzo bollette imprese: le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dall’1/10/2022 al 31/03/2023; la cui concessione è obbligatoria se garantita da una impresa di assicurazione (che potrà riassicurare presso SACE il 90% delle eventuali insolvenze, previa assunzione di alcuni
    impegni da parte dell’impresa richiedente); il rateizzo dei debiti riferiti ai mesi da Ottobre a dicembre 2022 è alternativo al relativo credito d’imposta;
  • fringe benefit: viene innalzato a € 3.000 (in luogo di €. 600) il tetto dell’esenzione fiscale per il 2022 per i beni ceduti e i servizi prestati a favore dei lavoratori dipendenti (normalmente di importo non superiore nel periodo d’imposta a € 258,23). Oltre l’aumento del limite delle liberalità a 3.000 euro, è prevista la possibilità di pagare o rimborsare anche le utenze domestiche dei propri lavoratori, intese come utenze dell’acqua, dell’energia elettrica e del riscaldamento. In questo caso, è fondamentale che il datore di lavoro richieda, alternativamente, al lavoratore:
    a) il documento attestante l’utenza domestica (la bolletta) pagata;
    b) la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante il possesso della documentazione, comprovante il pagamento dell’utenza domestica.    In entrambi i casi dovrà essere affiancata una dichiarazione, da parte del lavoratore, che autocertifica che non ha richiesto il rimborso di quella specifica utenza ad altro datore di lavoro, proprio (del lavoratore) ovvero del coniuge o del familiare. Si precisa che questo welfare è erogato volontariamente dal datore di lavoro ai titolari di redditi di lavoro dipendente ed ai titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. i collaboratori coordinati e continuativi); quindi, è il datore di lavoro/committente che decide se erogarlo, di quale importo e a chi. Addirittura, sarà possibile l’erogazione dei fringe benefit anche ad personam e non necessariamente a tutti i lavoratori ovvero a categorie di essi.

 

Trasparenza dei contratti di lavoro: elementi obbligatori da indicare in chiaro

Il decreto Trasparenza (D.lgs 104/2022) ha introdotto obblighi informativi più rigidi in materia di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili. In particolare, il datore di lavoro deve informare il lavoratore sulla durata del congedo per ferie e degli altri congedi retribuiti, sull’importo iniziale della retribuzione, sulla programmazione dell’orario normale di lavoro e sulle eventuali condizioni relative al lavoro straordinario. Ulteriori obblighi informativi sono previsti nel caso in cui il datore di lavoro utilizzi sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati. Inoltre, nell’informativa per il lavoratore devono essere indicati gli obblighi a carico del datore di lavoro inerenti la formazione, tra i quali rientrano certamente quelli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Informazioni che devono essere fornite prima dello svolgimento delle mansioni per cui il lavoratore è stato assunto.

Vi invitiamo a verificare che la Vostra azienda ottemperi a queste nuove disposizioni ed in generale osservi le norme dettate in materia di corretta gestione dei rapporti di lavoro (basilari, si rammenta, l’obbligo di consegna della busta paga ed il pagamento tracciabile della retribuzione), nonché gli obblighi posti in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

 

 

Comunicazione titolare effettivo

La Vostra impresa è possibile abbia ricevuto una comunicazione a mezzo pec da parte della Camera di commercio cui è iscritta per prepararsi ad adempiere di comunicare al Registro chi è il titolare effettivo. Nella lettera non è indicata la data di avvio del nuovo sistema anche se viene detto che è imminente.

Dal giorno di vera operatività della piattaforma, si avranno: 60 giorni di tempo per inviare la comunicazione e 30 giorni di tempo per comunicare eventuali variazioni. Il titolare effettivo va riconfermato ogni 12 mesi.

Sono tenute ad adempiere le imprese dotate di personalità giuridica – come le srl e le cooperative – e le associazioni riconosciute (non le ditte individuali né le associazioni non riconosciute).

Per chi non comunica il nominativo del titolare effettivo, la sanzione amministrativa va da 103 a 1.032 euro, mentre per chi dichiara il falso scatta la sanzione penale della reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 10.000 a 30.000 euro.

CEDA assisterà i soggetti tenuti all’adempimento, che però potrà essere espletato solo con la firma digitale del legale rappresentante (non è possibile delega all’intermediario). Invitiamo pertanto, quanti ancora non ne siano in possesso, a dotarsene al più presto.

 

Bando ISMEA investe 

Il bando intende incentivare e sostenere finanziariamente sul territorio nazionale progetti di investimento, sviluppo o consolidamento da parte delle imprese del settore agricolo e agroalimentare. Consulta la scheda in allegato.

 

Credito d’imposta Mezzogiorno: ultimo mese per effettuare gli investimenti 

Il credito d’imposta Mezzogiorno (riconosciuto per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica destinati a strutture produttive situate nel sud Italia, nella misura del 45% per le piccole imprese) è ad oggi previsto per gli investimenti effettuati entro il 31.12.2022 (tenere presente data della fattura e data della consegna del bene). Non si ha notizia in data odierna di possibili proroghe della misura, per cui invitiamo a tener conto del termine indicato per l’effettuazione di investimenti potenzialmente ammessi a questa agevolazione.

Ricordiamo che la presentazione della pratica ha un costo in ragione dell’importo dell’investimento.

Per maggiori informazioni, contattate i nostri uffici.