Cartelle esattoriali: le novità sulle rateizzazioni
In Gazzetta Ufficiale il decreto sulle esclusioni dagli appalti per gravi violazioni fiscali
Turismo, prorogato al 31 ottobre il termine per chiedere il Cir delle attività ricettive
Credito d’imposta Mezzogiorno: ultimi mesi per effettuare gli investimenti
- Il prossimo 16 novembre scade l’INPS quota fissa dovuta dagli iscritti alla gestione artigiani e commercianti.
- Il prossimo 16 novembre, inoltre, scade anche la terza rata dei contributi obbligatori dovuti, per l’anno 2022, dai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP).
- Il prossimo 30 novembre scade, ove dovuto, il 2° acconto 2022 per le imposte dirette cedolare secca-IRPEF-IRES-IRAP, come da modello Unico.
- Il prossimo 30 novembre scade anche il termine per il versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche del terzo trimestre 2022 (e su quelle del primo e del secondo, ove non sia stata già versata, perché di importo inferiore a 250 €).
- Entro il 30 novembre, per effetto della rimessione in termini di tutti i debitori decaduti dalle definizioni agevolate “Rottamazione ter” e del Saldo e stralcio, devono essere pagate le rate scadute e non pagate nell’anno 2022.
Cartelle esattoriali: le novità sulle rateizzazioni
In tema di rateizzazione delle cartelle esattoriali e degli avvisi di pagamento dei tributi, a partire dalle domande di dilazione di pagamento presentate dal 16 luglio 2022, la soglia di debito per la quale è possibile ottenere, in modo automatico la rateizzazione, è elevata da 60.000 euro a 120.000 euro. In particolare, presentando una semplice domanda all’agente della riscossione è possibile ottenere una rateizzazione ordinaria fino a 72 rate (sei anni), senza la necessità di dover documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà finanziaria.
Per le richieste di rateizzazione presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza dai piani di rateizzazione accordati viene determinata dal mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive, invece delle 5 precedentemente previste.
In particolare, la decadenza può avvenire nelle seguenti ipotesi:
- quando la prima rata non viene pagata entro 37 giorni dal ricevimento della comunicazione (30 giorni previsti per il pagamento più 7 di lieve ritardo);
- per insufficiente versamento di una qualsiasi rata per una frazione superiore al 3% o, in ogni caso, a 10.000 euro;
- se non si paga una rata diversa dalla prima entro la scadenza della rata successiva.
Inoltre, occorre anche evidenziare che la Legge n. 91/2022 (Legge di conversione del Decreto “Aiuti” D.L. 50/2022) rende definitiva la possibilità di compensazione dei crediti certi, liquidi ed esigibili non prescritti, maturati per somministrazione nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo, senza più la necessità di rinnovo annuale della misura.
In Gazzetta Ufficiale il decreto sulle esclusioni dagli appalti per gravi violazioni fiscali
Pochi giorni fa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze volto ad individuare i limiti e le condizioni della causa di esclusione dalla partecipazione a una procedura d’appalto, prevista per gli operatori economici che hanno commesso gravi violazioni in materia fiscale.
Tale decreto è stato adottato ai sensi dell’art. 80 comma 4 del Codice degli Appalti che prevede l’esclusione di un operatore economico anche in caso di violazioni tributarie “non definitivamente accertate”.
Si considerano tali le inottemperanze agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse derivanti dalla notifica di atti impositivi, conseguenti ad attività di controllo degli uffici; dalla notifica di atti impositivi, conseguenti ad attività di liquidazione degli uffici; dalla notifica di cartelle di pagamento.
Sono individuate anche le soglie per la gravità di tali violazioni. È grave l’inottemperanza ad un obbligo di pagamento di imposte o tasse per un importo che, con esclusione di sanzioni e interessi, sia pari o superiore al 10% del valore dell’appalto. In ogni caso, l’importo della violazione non dev’essere inferiore a 35.000 euro.
Turismo, prorogato al 31 ottobre il termine per chiedere il Cir delle attività ricettive
È stato posticipato al 31 ottobre 2022 il termine per chiedere il Cir, Codice identificativo regionale, delle attività ricettive e delle locazioni brevi a fini turistici. La scadenza, originariamente fissata al 30 settembre, è stata prorogata in risposta alle richieste di una tempistica meno stringente e per semplificare la procedura a carico degli utenti, alleggerendo i Comuni da ulteriori passaggi amministrativi. Lo ha disposto il dipartimento regionale del Turismo, attraverso una circolare firmata dal dirigente generale e inviata alle Città metropolitane, ai Liberi consorzi comunali e ai Comuni siciliani.
Scopri cos’è il CIR leggendo la scheda allegata.
Leggi l’allegatoCredito d’imposta Mezzogiorno: ultimi mesi per effettuare gli investimenti
Il credito d’imposta Mezzogiorno (riconosciuto per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica destinati a strutture produttive situate nel sud Italia, nella misura del 45% per le piccole imprese) è ad oggi previsto per gli investimenti effettuati entro il 31.12.2022 (tenere presente data della fattura e data della consegna del bene). Non si ha notizia in data odierna di possibili proroghe della misura, per cui invitiamo a tener conto del termine indicato per l’effettuazione di investimenti potenzialmente ammessi a questa agevolazione.
Ricordiamo che la presentazione della pratica ha un costo in ragione dell’importo dell’investimento. Per maggiori informazioni, contattate i nostri uffici.