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Scadenze mese di dicembre

Bonus edilizi: novità “Decreto Antifrodi”

Bonus investimenti beni strumentali: perché conviene entro il 2021

Avvio del Runts: procedure operative

News Bandi: estensione “Resto al Sud” al settore commercio

Avviso chiusura uffici

Scadenze mese di dicembre

Entro il prossimo 16 dicembre, oltre alle ordinarie scadenze, i contribuenti devono far fronte anche al versamento del saldo 2021 di IMU e TASI.

Entro il prossimo 27 dicembre i contribuenti devono provvedere al saldo dell’acconto IVA.

Bonus edilizi: novità “Decreto Antifrodi”

L’art. 1 del D.L. n. 157/2021 (cd. “Decreto Antifrode”), ha introdotto l’estensione dell’obbligo:

  • ·  di visto di conformità e di attestazione di congruità dei costi in presenza di esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura/cessione del credito in relazione a tutti i “bonus edilizi”
  • ·  di visto di conformità sulla documentazione che attesta il diritto alla detrazione del  110% fruita in dichiarazione dei redditi ove non sia inviata direttamente dal contribuente o dal suo sostituto.

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate l’asseverazione prevista per gli interventi diversi dal 110% non deve attestare l’effettiva realizzazione del lavoro ma solo la congruità delle spese affrontate dai contribuenti. Resta, ovviamente, fermo il rispetto dei requisiti e degli adempimenti specificamente previsti per la fruizione delle agevolazioni fiscali diverse dal superbonus.

Bonus investimenti beni strumentali: perché conviene entro il 2021

Imprese e professionisti hanno tempo fino al 31/12 per bloccare le condizioni attualmente in vigore per il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali. Per i nuovi investimenti in beni materiali e immateriali tradizionali e materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio 2022 sono infatti previste aliquote agevolative più basse. Per i beni immateriali 4.0, invece, anche nel 2022 l’aliquota agevolativa resta fissata al 20% del costo.

Per i nuovi investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro per i beni materiali e ad 1 milione di euro per i beni immateriali, ed è utilizzabile in compensazione in un’unica quota annuale nell’anno di entrata in funzione del bene nel caso di beni materiali ordinari (non 4.0).

Per i nuovi investimenti effettuati dall’1 gennaio al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta spetta nella misura del 6% del costo e sarà fruibile in 3 quote annuali di pari importo, indipendentemente dal volume dei ricavi o dei compensi conseguiti. Per i beni materiali 4.0 (beni ricompresi nell’allegato A annesso alla legge di Bilancio 2017), per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022, il credito d’imposta scenderà dal 50% al 40% per lo scaglione fino a 2,5 milioni, dal 30 al 50% per quello tra 2,5 e 10 milioni, mentre rimarrà al 10% per l’ultimo scaglione tra 10 e 20 milioni.

Per bloccare le attuali misure del bonus, più convenienti, due le possibili soluzioni:

  • ·  prima soluzione: effettuare gli investimenti entro il 31 dicembre 2021;
  • ·  seconda soluzione: entro il 31 dicembre 2021, si dovrà ottenere l’accettazione dell’ordine dal venditore e pagare acconti per almeno il 20% del costo: in tal caso, l’investimento potrà essere terminato entro il 30 giugno 2022. In assenza di una valida prenotazione al 31 dicembre 2021, gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 saranno considerati “nuovi” e, pertanto, i crediti di imposta spetteranno con le percentuali ridotte.

Avvio del Runts: procedure operative

A partire dal 23 novembre 2021, il Registro Nazionale del Terzo settore (RUNTS) ha iniziato la sua attività di garantire l’uniformità di trattamento degli Enti del Terzo settore (ETS) sull’intero territorio nazionale e la loro piena conoscibilità. Dall’operatività del Registro unico non sarà più possibile iscriversi ai precedenti Registri e solo con l’iscrizione al RUNTS si potrà ottenere la qualifica di ETS.

Consulta la scheda in allegato per i dettagli sulle procedure operative.

News Bandi: estensione “Resto al Sud” al settore commercio

CedacoopIl DL infrastrutture (DL 10 settembre 2021, n. 121), convertito con modifiche dalla Legge n. 156 del 9 novembre 2021 ha disposto l’inclusione del commercio tra le attività finanziabili dall’incentivo “Resto al Sud” estendendo il suo ambito di applicazione all’intera sezione G (“Commercio all’ingrosso e al dettaglio; Riparazione di autoveicoli e motocicli”) della classificazione ATECO delle attività economiche.

Il provvedimento pone soluzione al grande malcontento di una grossa fetta dell’imprenditoria del sud Italia, che proprio sul commercio e la vendita al dettaglio basa buona parte del suo sistema economico.

Un aiuto concreto (copertura finanziaria pari al 100% dei costi di avvio delle nuove iniziative, con contributo a fondo perduto max 50% e finanziamento bancario a tasso zero max 50%, assistito dal Fondo di garanzia di Mediocredito Centrale) per persone o aziende che scelgono di avviare un’attività imprenditoriale o professionale.

Avviso chiusura uffici

Gli uffici CEDA COOP di Giarre e Catania resteranno chiusi nei giorni 24, 30 e 31 dicembre.